La tendenza all’andatura in toe-walking (andatura sulle punte che ha connotazione simmetrica coinvolgendo entrambi i piedi) è piuttosto frequente nei bambini piccoli, nella fase iniziale della deambulazione autonoma. Generalmente tali bimbi alternano momenti in cui è possibile l’appoggio del tallone al suolo, a momenti in cui il carico avviene solamente sull’avampiede.
Nella maggior parte dei casi, tale tendenza si riduce progressivamente con la crescita fino ad arrivare a uno schema del passo normale, generalmente entro l’età di 2 anni, a volte leggermente più tardi.
In età evolutiva, una delle cause che può portare a toe-walking fa riferimento ai disturbi di tipo comportamentale derivante da problematiche del neurosviluppo, come disturbi dello spettro autistico o disturbi del linguaggio ma anche il cosiddetto toe-walking idiopatico è stato dimostrato che può presentarsi non solo in casi di difficoltà motorie strutturali ma anche in situazioni di immaturità delle funzioni esecutive, di difficoltà di memoria , difficoltà di linguaggio, disturbi degli apprendimenti e problemi comportamentali e di regolazione emozionale.
Inoltre nel toe-walking idiopatico evolutivo la presenza di soggetti con immaturità delle funzioni esecutive è pari al 17.6%, relativo al 23,5% per quanto riguarda difficoltà di memoria, uguale al 23,5 % nei disturbi del linguaggio, del 25.9% nei disturbi dell’apprendimento e del 21.6 % nei problemi comportamentali e di regolazione emozionali.
Dunque la presenza dello spettro autistico nell’insorgenza di toe walking ha una valenza importante sia nel caso di cause comportamentali che idiopatiche ed ha un ruolo centrale negli esiti di queste condizioni.
E’ stato possibile evidenziare la presenza di tre modalità di gravità crescente con cui il toe walking sembra manifestarsi nello spettro autistico:
- Solo nella corsa;
- Presente nel cammino e nella corsa;
- Nella stazione eretta nel cammino e nella corsa.
Questa suddivisione permette di introdurre il termine di comportamento sulle punte che, incrociato con dati relativi alle difficoltà di linguaggio, li mette in stretta relazione, portando conseguentemente a osservare come questa associazione sia strettamente dipendente dalla superficie d’appoggio dei piedi, permettendo di considerare il comportamento sulle punte come una delle espressioni di una diastasi sensoriale: il sistema nervoso centrale non è in grado di filtrare le stimolazioni periferiche di tipo propriocettivo, che risultano fastidiose.
Lo stare sulle punte riduce la superficie d’appoggio e conseguentemente l’intensità sensoriale, diventando un atto di difesa involontario messo in atto dal sistema nervoso bambino.
Da qui nasce la proposta dei ricercatori dell’istituto Villa Santa Maria di una soluzione tecnologica da applicare alla calzatura che rappresenta perfettamente un esempio di multidisciplinarietà necessaria in età evolutiva tra le varie figure professionali.
Bibliografia:
- Sensory profile of children and adolescents with autism spectrum disorder and tip-toe behavior: results of an observational pilot study (2022): giulio valagussa 1,2 , giulia purpura 2 , alessandra nale 1, rita pirovano 1, miryam mazzucchelli 2, enzo grossi 1 and cecilia perin 2.
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- 2019 aug 1 autism and toe-walking: are they related? Trends and treatment patterns between 2005 and 2016 j leyden, l fung , s frick
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