TOE WALKING: BAMBINI CHE CAMMINANO SULLE PUNTE
Toe Walking, deambulazione in punta di piedi o camminata danzante, è il termine utilizzato per descrivere quel pattern di cammino, frequente nei bambini, in cui il tallone non tocca il terreno, totalmente o parzialmente. Nello specifico si tratta di un’alterazione dello schema motorio del passo, in cui il carico viene concentrato prevalentemente sull’avampiede, con andatura saltellante. È bilaterale e per lo più simmetrica, non monolaterale, va infatti in diagnosi differenziale con il piede equino che coinvolge un piede solo.
L’andatura sulle punte così come il piede piatto infantile rappresenta inizialmente una caratteristica evolutiva, nello specifico il bambino che inizia a camminare lo fa sulle punte per ESPLORARE il terreno che non conosce: è una NOVITà e QUESTO è il suo modo di approcciarsi. Nella maggior parte dei casi questa tendenza a due anni inizia a ridursi progressivamente fino ad uno schema del passo normale, con un giusto rapporto tra contatto del tallone, appoggio intermedio e propulsione.
Dati di letteratura scientifica riportano che è notevolmente frequente nei bambini tra i 2 e i 3 anni, in particolare dopo i 2 anni, dal 7 al 24% dei bambini sviluppano un heel to toe (tacco-punta) pattern di cammino che si deve risolvere mediamente entro i 5 anni.
L’obiettivo dei clinici che affrontano questa problematica è sicuramente quello di cercare di comprendere se si tratta di una situazione di normalità, quindi, transitoria o se si trovano davanti ad una patologia.
Entriamo nello specifico delle cause:
- CAUSE MINORI: caratteriali o transitorie di crescita;
- CAUSE IDIOPATICHE sconosciute: Idiopatic Toe Walking (diagnosi di esclusione)
- DISTURBI DEL NEUROSVILUPPO: bambini affetti da autismo e ADHD (disturbo da deficit di attenzione e iperattività)
- CAUSE NEUROLOGICHE: Distrofia muscolare di Duchenne, Paralisi cerebrale infantile, Distonia, Miopatie congenite
- Cause ortopediche: Piede torto, eterometrie degli arti inferiori
Valutazione podologica
Il podologo rientra tra gli operatori sanitari che si approcciano più frequentemente a questo atteggiamento, in collaborazione con Ortopedici, Fisiatri, Neuropsicomotricisti, Fisioterapisti ed Osteopati.
La valutazione podologica verte, come sempre, su tre step:
- una buona ANAMNESI, attuale e antecedente, in particolare: storia gestazionale della madre, se il bambino ha effettuato gattonamento o shuffling, inizio della deambulazione, prime manifestazioni di Toe Walking, eventuali patologie, traumi, problematiche ortopediche e comportamenti anomali del bambino (es iperattività, inquietudine ecc);
- osservazione della DEAMBULAZIONE e del GIOCO, con test sulla capacità di appoggio del tallone e modulazione della forza;
Esempio di esame Baropodometrico di Bambino di 6 anni che manifesta Toe Walking
3. Valutazione specifica degli arti inferiori, in particolare della TPA (Tibio peroneo astragalica) e de TDA (tendine d’Achille): se manca movimento in dorsiflessione di caviglia (caratteristica presente nel 50-70% di ITW e ricorrenti in bambini con piede piatto, accorciamento sistema gastro soleo e altro), eventuali eterometrie, riflessi motori ecc.
La difficoltà nel valutare i bambini “Toe Walkers” sta nel fatto che non rappresentano un gruppo omogeneo; esistono infatti bambini che si autocorreggono quando vengono ripresi all’attenzione e che lo manifestano quando sono più agitati, altri che stanno costantemente sulle punte, rientrando tutti nello stesso calderone, fisiologici, parafisiologici e patologici. Per questo motivo questa caratteristica merita di essere approfondita se eccede diventando fonte di disagio per il bambino e nel contesto in cui vive ogni giorno.
I trattamenti possono essere svariati e specifici in base alla causa che provoca la deambulazione sulle punte.
Nei casi più semplici, ove non è presente retrazione del tendine d’Achille sono sufficienti controlli periodici per far si che non si evidenzino peggioramenti nel tempo; per i casi più gravi invece, dove è presente retrazione tendinea e limitazione del movimento di TPA, esistono varie opzioni terapeutiche, sempre in base a severità, iperattività muscolare ed età del paziente. Vediamo qualche esempio senza entrare nello specifico:
- Stretching del sistema gastro soleo e Tendine d’Achille;
- Ortesi plantare su misura per riallineare eventuali dismorfismi concomitanti;
- Tutori diurni (AFO), notturni e tutori gessati per mantenere in costante allungamento il tendine;
- Tossina Botulinica e intervento chirurgico vengono riservati ai casi patologici più severi.
Come siamo soliti fare, ribadiamo l’importanza della MULTIDISCIPLINARIETA’ e della collaborazione con altri professionisti della salute per inquadrare al meglio la causa specifica di questa tipologia di alterazione della deambulazione e garantire uno sviluppo motorio corretto e adeguato ai nostri piccoli pazienti.
Bibliografia:
- Herrin, Kinsey, and Mark Geil. “A comparison of orthoses in the treatment of idiopathic toe walking: a randomized controlled trial.” Prosthetics and orthotics international 40.2 (2016): 262-269.
- Williams, Cylie M., Paul Tinley, and Michael Curtin. “The Toe Walking Tool: a novel method for assessing idiopathic toe walking children.” Gait & posture 32.4 (2010): 508-511.
- Morozova, Olga M., Thomas F. Chang, and Mackenzie E. Brown. “Toe walking: when do we need to worry?.” Current problems in pediatric and adolescent health care 47.7 (2017): 156-160.
- Dietz, Fred, and Songsak Khunsree. “Idiopathic toe walking: to treat or not to treat, that is the question.” The Iowa orthopaedic journal 32 (2012): 184.