La corsa è sicuramente uno sport accessibile a tutti in quanto ha costi limitati, può essere praticata ovunque e non necessita di attrezzature particolari se non delle scarpe da running (e non sempre). Essendo quindi praticata da migliaia di persone, ogni anno assistiamo a numerosi infortuni, la maggior parte dei quali dovuti a sovraccarichi (overuse).
Come possiamo prevenirli?
Spesso le persone che vengono in visita presso i nostri studi credono che la soluzione sia una scarpa diversa o un plantare miracoloso che possa far correre loro senza dolori e magari migliorare anche la performance. Saremmo tutti felici di poterli accontentare , ma rimangono a bocca aperta quando dico che la scienza ha dimostrato che né plantari né scarpe hanno un ruolo preponderante nel ridurre il rischio di infortuni (diversamente, sono fondamentali nella cura e nel recupero dall’infortunio, ma ne parleremo in un altro articolo); ad alimentare questa falsa credenza sono state sicuramente le campagne di marketing delle più grandi aziende che hanno spinto questo messaggio non del tutto fondato per aumentare le vendite dei loro prodotti.
La realtà è ben diversa e come spesso accade è più semplice e più intuitiva di quanto si creda: per minimizzare il rischio di infortuni è sufficiente quantificare correttamente lo stress meccanico a cui il nostro corpo è sottoposto durante la corsa.
E cosa significa?
“Il nostro corpo ha la capacità di adattarsi agli stimoli nella misura in cui gli stimoli non superano la capacità di adattamento del corpo stesso”.
Sembra uno scioglilingua, ma il significato è semplice: se riusciamo ad allenarci in maniera graduale ascoltando il nostro corpo e rispettando il dolore abbiamo minori probabilità di infortunarci, oltre che migliorare drasticamente il nostro stato di salute.
Prima di approfondire tecnica di corsa, biomeccanica e scarpe da running i consigli che diamo per correre in salute sono questi:
- Correre almeno 4 volte a settimana: anche allenamenti brevi, basta non far passare troppo tempo tra un allenamento e l’altro in modo da far adattare meglio il corpo alle sollecitazioni;
- Alternare le superfici: correre su sterrato, strada, pista o tapis roulant; il segreto è variare per essere pronti a qualsiasi imprevisto;
- Si può correre con un po’ di dolore purché non superi 4 su 10 e non si presenti con picchi acuti e soprattutto non lasci rigidità o gonfiore a fine allenamento;
- Alternare la corsa con esercizi di rinforzo del piede o dei muscoli dell’arto inferiore dove si è più deficitari o con attività aerobica a basso stress come nuoto o bicicletta.
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